Il brevetto che presentiamo è relativo proprio al frutto di tali sforzi, riferendosi ai tubi assorbitori nei quali scorrono dei sali fusi che riescono a raggiungere altissime temperature, arrivando poi ai generatori nei quali il calore viene trasformato in vapore, utilizzato per il movimento delle turbine.
Cerchiamo di creare come sempre un po’ d’attesa per il prossimo articolo che ci regalerà il Prof. Nebbia. L’argomento riguarderà l’energia dai deserti, ed allora ne approfittiamo per parlare di DESERTEC, un progetto estremamente ambizioso (che vede coinvolte aziende soprattutto tedesche, Siemens in testa), il quale ha per obiettivo proprio lo sfruttamento dell’energia solare nelle zone desertiche. In sostanza come è possibile leggere anche su wikipedia si tratta di “... un progetto relativo ad una rete di centrali elettriche ed infrastrutture per la trasmissione di energia elettrica a lunga distanza finalizzate alla distribuzione in Europa di energia prodotta da fonti rinnovabili (in particolare energia solare dai deserti del Sahara e del Medio Oriente tramite la tecnologia del solare termodinamico e dell’energia eolica) ... ”. Il progetto, che in realtà prevede lo sfruttamento dell’energia elettrica non solo in Europa, ma anche nelle zone in cui è stata prodotta, ovvero in medio oriente e nord Africa (da cui la sigla EUMENA), presenta numerose incognite di tipo politico, oltre che tecnico-economiche, che inevitabilmente aumentano con l’instabilità attuale dei paesi nordafricani. E’ auspicabile che l’iniziativa veda protagonisti anche tali paesi, senza ridursi al solito sfruttamento di risorse altrui. Staremo a vedere. Nel frattempo è interessante constatare che anche l’italiana Enel Green Power è entrata a far parte della joint venture dopo aver realizzato Archimede, la prima centrale solare a specchi parabolici, impianto solare tra i più innovativi al mondo. Il principio di funzionamento nasce dagli scienziati dell'Enea, che per anni, insieme con l'Enel, hanno tentato di mettere a punto il sistema.
Il brevetto che presentiamo è relativo proprio al frutto di tali sforzi, riferendosi ai tubi assorbitori nei quali scorrono dei sali fusi che riescono a raggiungere altissime temperature, arrivando poi ai generatori nei quali il calore viene trasformato in vapore, utilizzato per il movimento delle turbine.
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Libri EDIZIONI SAVINE Collana: RINNOVABILIAuthorRedazione ES Archives
Marzo 2012
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